Quando l’alta temperatura incontra i sistemi fotovoltaici
Attraverso test e verifiche rigorosi con dati applicativi reali, il microinverter Beny BYM2800W funziona eccezionalmente bene in condizioni climatiche calde. Anche a una temperatura ambiente di 50 gradi Celsius, può mantenere la potenza in uscita al 100%.
Articolo da | BENY
Negli ultimi anni, il Brasile e la regione dell’America Latina sono stati colpiti da temperature estremamente elevate, causando impatti significativi sugli ecosistemi, sull’agricoltura, sulle risorse idriche e sulla vita dei residenti. Di fronte a questa difficile situazione, i governi e le organizzazioni sociali hanno risposto attivamente rafforzando il monitoraggio, fornendo assistenza e promuovendo misure di adattamento climatico.
Tuttavia, anche i sistemi fotovoltaici si trovano ad affrontare sfide senza precedenti. Essendo una soluzione energetica rispettosa dell'ambiente, i sistemi fotovoltaici devono far fronte agli effetti negativi degli ambienti ad alta temperatura sulle loro prestazioni e stabilità. I microinverter, essendo uno dei componenti principali dei sistemi fotovoltaici, devono affrontare sfide anche in ambienti ad alta temperatura.
Il clima torrido nella regione dell’America Latina pone sfide significative ai sistemi fotovoltaici. Questi sistemi convertono l’energia solare in elettricità, fornendo una soluzione energetica ecologica. Tuttavia, le prestazioni e la stabilità dei sistemi fotovoltaici sono influenzate negativamente dagli ambienti caldi dell’America Latina. Ciò è particolarmente vero per i microinverter, che di solito vengono installati sotto le strutture di montaggio o i telai dei moduli dei pannelli fotovoltaici. In condizioni di luce solare intensa, la temperatura nella loro posizione può essere da 20 a 30 gradi Celsius più alta rispetto all'ambiente esterno. Quando in estate la temperatura esterna raggiunge i 45 gradi Celsius, lo spazio chiuso sotto i pannelli fotovoltaici ad alta potenza può superare anche i 70 gradi Celsius.
L’ambiente ad alta temperatura nella regione dell’America Latina pone gravi sfide alla stabilità e all’affidabilità dei microinverter. Con l'aumento della temperatura ambiente, i microinverter potrebbero andare incontro a problemi di surriscaldamento, con conseguente riduzione della potenza di uscita, diminuzione dell'efficienza di conversione e potenziali danni alle apparecchiature. Pertanto, i chip di controllo selezionati e i componenti chiave dei microinverter devono avere una resistenza alle alte temperature per soddisfare le esigenze dell'ambiente ad alta temperatura. Inoltre, una progettazione eccellente e adeguata della dissipazione del calore è fondamentale per la gestione termica nei microinverter, riducendo efficacemente le temperature interne e migliorando la stabilità termica e le prestazioni operative.
Il microinverter Beny BYM2800W dimostra prestazioni notevoli ed elevata affidabilità nell'affrontare questa sfida significativa, fornendo una soluzione ottimale per i sistemi fotovoltaici in ambienti ad alta temperatura e riducendo efficacemente i costi operativi.
Attraverso test e verifiche rigorosi con dati applicativi reali, il microinverter Beny BYM2800W funziona eccezionalmente bene in condizioni climatiche calde. Anche a una temperatura ambiente di 50 gradi Celsius, può mantenere la potenza in uscita al 100% senza compromettere le prestazioni. In condizioni di temperatura estremamente elevata, come 70 gradi Celsius, può comunque mantenere il 70% della potenza in uscita, superando di gran lunga le prestazioni di altri inverter. Queste eccezionali prestazioni sono attribuite all'eccellente design e all'innovazione tecnologica dell'intera serie di microinverter Beny. Beny BYM2800W adotta componenti progettati e testati per la tolleranza alle alte temperature, con il chip di controllo che utilizza chip NXP di tipo automobilistico che offrono resistenza e stabilità alle alte temperature, garantendo un funzionamento affidabile in ambienti ad alta temperatura. Inoltre, tutti i principali componenti di potenza, come Mosfet, diodi SiC, SCR e chip di azionamento, provengono da marchi di alto livello e hanno un certo margine di progettazione. Tutti i componenti utilizzati nei microinverter Beny sono classificati a una temperatura pari o superiore a 105 gradi Celsius, seguendo rigorosamente i modelli di invecchiamento nel settore fotovoltaico e progettati e selezionati secondo lo standard MTBF ≥ 30 anni.